La vicenda
“Amico Fritz” è un nomignolo che proviene da una famosa commedia lirica in tre atti di Pietro Mascagni. In Italia è diventato anche un modo di dire molto diffuso usato a volte per indicare ironicamente qualcuno e altre volte per evitare di nominarlo direttamente.
Ed è questa forse l’intenzione di uno dei protagonisti della storia che sto per raccontarvi. Storia tra l’altro abbastanza recente perché svoltasi dal 10/11/2008 al 20/06/2009.
Ma andiamo ai fatti.
“…eternamente rimarrà! Domani… domani… domani… la mia vendetta si compirà. La vita di una persona a te eternamente legata si spezzerà. Al cospetto di Dio andrà e all’inferno eternamente rimarrà”
― telefonata anonima
Questa vicenda, con al centro fatti inspiegabili e talvolta sconvolgenti per la loro violenza (riconducibile a fenomenologia denominata poltergeist) ebbe come protagonisti una coppia di nonni, Arturo e Luisa ed il loro nipote, Paolo.
Le informazioni vennero fornite proprio da nonno Arturo, il quale relazionò gli eventi in maniera abbastanza precisa, annotando giorno e ora dei singoli eventi fino alla loro scomparsa.
Suoni e voci provenienti dal nulla, oggetti e figure umane fluttuanti, telefonate con annunci di morte e manomissioni di impianti ed apparecchiature elettriche: insomma non sembrò mancare quasi nulla in quel periodo nell’abitazione di Arturo e Luisa.
La vicenda, seguita dei dettagli, può sicuramente far sorgere alcuni dubbi sulla figura del nipote Paolo in quanto ad una sua messinscena ben riuscita.
Ma come sempre io colleziono episodi come questi, li acquisisco e li divulgo da semplice cronista.
Le considerazioni finali dopotutto restano ad ognuno di noi.
Buon ascolto!
Contenuti Extra
Note e bibliografia
- Il poltergeist. Analisi di un linguaggio, Pier Luigi Aiazzi
- Il poltegeist, William G. Roll
- Quaderni di Parapsicologia, 2010
Enzo Barone
«Ci sono molte buone ragioni per avere paura del buio.» - Fright Night, 1985