Close

Lo strano caso di via Tiburtina

Close
svg

La vicenda

Avete mai notato la posizione di alcuni oggetti in casa al vostro ritorno da lavoro, da scuola o dalla spesa? Siete davvero sicuri che quell’agenda, quella sedia o quel cuscino siano esattamente dove li avete lasciati prima di uscire?

 

Questa volta vi presento un caso breve ma intrigante, simile a quelli dei libri gialli. Si tratta di un episodio un po’ difficile da catalogare, ma che credo rappresenti un ottimo punto di partenza per un interessante dibattito sui casi ibridi al limite tra poltergeist e infestazione.

 

“Ciò che avvenne in quell’appartamento fu forse parte di un più grande insieme di eventi sconosciuti, la cui chiave di interpretazione rimane ancora oggi ignota.”

― ESTRATTO DALL'EPISODIO PODCAST

La vicenda proviene da una testimonianza riportata nel libro “Misteriose presenze” di Massimo Biondi. Si tratta di un evento raccolto e seguito in prima persona dal parapsicologo romano, avvenuto a cavallo tra gli anni ’80 e gli anni ’90, in un punto non precisato di via Tiburtina a Roma.

Al quinto piano abitava la famiglia protagonista di questa vicenda. Famiglia allora composta dal giovane Carlo, colui che condivise l’esperienza, dai suoi genitori e da un nonno vedovo. Una famiglia di commercianti proprietaria di un emporio di notevoli dimensioni in un quartiere centrale di Roma.

 

Al ritorno per il pranzo Carlo e la sua famiglia notavano spesso alcuni parti del mobilio ed altri oggetti fuori posto. Le sedie della sala da pranzo venivano spesso ritrovate nella camera da letto di Carlo, la poltrona del soggiorno invece rivolta verso la parete o le stoviglie della cucina in un cassetto diverso da quello normalmente utilizzato.

 

Quello che a mio parere è molto probabile è che questo caso possa trovare collocazione in quella miriade di casi ibridi che si mostrano come infestazioni con passi, rumori, voci, manifestazioni luminose o aperture e chiusura di porte per poi, manifestare anche i tipici effetti poltergeist come lancio di pietre e movimenti di oggetti.

Nel 1979 furono Gauld e Cornell, due parapsicologi britannici, a scrivere molto su questo problema. Nel loro libro “Poltergeists” i due ricercatori dedicarono un intero capitolo ai casi cosiddetti intermedi ipotizzando anche come un poltergeist possa essere conseguenza di una infestazione e quindi passare dai fenomeni legati al luogo a manifestazioni legate ad una persona per via dello shock emozionale dovuto magari ad apparizioni, rumori, voci.

Lo stress da infestazione quindi potrebbe essere la causa del conseguente poltergeist.

Altresì esistono resoconti che fanno ipotizzare anche una situazione inversa dove inizialmente tutti i fenomeni sembrano essere chiaramente legati alla presenza di una specifica persona per poi proseguire anche in sua assenza.

Ad oggi chiaramente non c’è una ipotesi prevalente anche se Gauld e Cornell furono concordi nell’affermare la realtà di un forte legame tra i due tipi di fenomeni denominandolo “teoria dei due fattori” e che all’interno dell’episodio podcast provo a riassumere.

 

Ciò che avvenne in quell’appartamento fu forse parte di un più grande insieme di eventi sconosciuti, la cui chiave di interpretazione rimane ancora oggi ignota.

Ascolta l’episodio per conoscere di più su questa vicenda. Alla fine dell’episodio ho inserito alcuni contenuti extra per approfondire il cosiddetto problema dell’identificazione tra fenomeni d’infestazione e poltergeist.

Contenuti Extra

Una panoramica del vero palazzo nel quale si sono verificati gli eventi descritti.

ASCOLTA L'EPISODIO ATTRAVERSO IL PLAYER A FONDO PAGINA O SULLE SEGUENTI PIATTAFORME

svg4 min read

Enzo Barone

«Ci sono molte buone ragioni per avere paura del buio.» - Fright Night, 1985