La vicenda
Questa è una vicenda che mi ha realmente emozionato.
Ricordo di aver raccolto tutto il materiale utile di sera, in solitudine e in silenzio.
Una storia sì intrigante, misteriosa ma diversa dalle altre, soprattutto per il finale, che non avrei mai immaginato così.
Nell’ottobre del 1965 a Foglizzo in provincia di Torino la normale vita della famiglia Boerio venne letteralmente sconvolta da fatti anomali con al centro il loro primogenito, Domenico di 14 anni.
“Un bottiglione pieno di vino gli aveva sfiorato il viso, spezzandosi contro il muro alle sue spalle. A questo punto la seduta è stata interrotta.”
― La Stampa del 26 ottobre 1965
Oggetti che volano schiantandosi e mani che appaiono dal nulla allo scopo di afferrare il povero ragazzo.
Il fatto “strano” è che l’unico a vedere le orribili manifestazioni sembrò essere Domenico.
La famiglia Boerio assieme ai nonni materni, vicini di casa, tentarono di mantenere la riservatezza sugli eventi ma stanchi e provati implorarono un aiuto esterno. La voce in paese e nei comuni circostanti dilagò in breve tempo fino al sorgere di enormi folle davanti casa Boerio, contrallate a gran fatica dai pochi Carabinieri presenti.
I fatti raccontati attraverso tanti articoli, dai corrispondenti dell’epoca, sono straordinari e non aggiungo altro perché desidero lasciarvi all’ascolto dell’episodio.
Buon ascolto!
Contenuti Extra
Note e bibliografia
- La Stampa, 1965 - 1966, Torino
Enzo Barone
«Ci sono molte buone ragioni per avere paura del buio.» - Fright Night, 1985